- 1 Come scegliere un elettrostimolatore?
- 2 Le principali caratteristiche tecniche degli elettrostimolatori
- 3 Frequenze e canali di trasmissione
- 4 Intensità dell'impulso e forme d'onda
- 5 Elettrodi
- 6 Alimentazione
- 7 Programmi e funzioni
- 8 Conclusioni
Quando si parla di elettrostimolatori spesso molti sono confusi sulla funzione di questi dispositivi e sulle loro caratteristiche. Questi strumenti di elettrostimolazione sono molto utili ai fini sia dell’allenamento che di altri tipi di attività. Gli elettrostimolatori in effetti sono degli strumenti che possono risultare molto efficaci e che possono essere utilizzati in vari modi. Molti però si chiedono come fare a scegliere un buon elettrostimolatore, sopratutto considerando il fatto che in commercio troviamo centinaia di modelli diversi. I modelli disponibili in effetti sono davvero molti e ognuno di essi è caratterizzato da delle caratteristiche che possono variare di molto.
Queste caratteristiche rappresentano poi le reali funzioni dell’elettrostimolatore. Attraverso le caratteristiche tecniche di questi dispositivi, possiamo comprendere come è possibile utilizzarli e se sono quindi adatti alle vostre esigenze. Quindi come potreste scegliere il miglior elettrostimolatore? Quali sono le caratteristiche tecniche che dovrebbe avere un dispositivo di elettrostimolazione? Di quali tipi di programmi e funzioni dovrebbe essere dotato? Tutti gli elettrostimolatori sono uguali e adatti a diversi tipi di obiettivi? Andiamo a dare risposta a queste domande nella nostra breve guida alla scelta di un elettrostimolatore.
Come scegliere un elettrostimolatore?
In un mercato in cui gli elettrostimolatori sono diventati sempre più popolari e comuni, e in cui il numero degli elettrostimolatori disponibili è aumentato sempre più, come dovreste orientarvi nella scelta di un buon dispositivo di elettrostimolazione? Ebbene, dovreste tenere conto di alcune basilari caratteristiche tecniche che ogni buon elettrostimolatore dovrebbe avere. Quali sono queste caratteristiche? Eccole qui:
- Canali di trasmissione e frequenze degli impulsi
- Intensità dell’impulso
- Forma d’onda
- Elettrodi
- Alimentazione
- Programmi disponibili
In questa guida andremo ad esaminare una per una queste caratteristiche, in modo da avere tutte le informazioni più utili per scegliere un elettrostimolatore di buona qualità.
Le principali caratteristiche tecniche degli elettrostimolatori
Stabiliamo innanzitutto che cosa intendiamo quando parliamo di caratteristiche tecniche. I dispositivi di elettrostimolazione sono degli strumenti che sono composti principalmente da due parti essenziali: il generatore di corrente e gli elettrodi. Il generatore di corrente serve a generare degli impulsi elettrici a bassa frequenza che vanno poi a costituire la terapia di elettrostimolazione. Gli elettrodi invece sono i conduttori dell’impulso, attraverso di essi l’impulso elettrico viene trasferito al muscolo. Quindi per caratteristiche tecniche intendiamo tutte le caratteristiche principali della struttura di un elettrostimolatore che possono andare ad influenzare il suo utilizzo.
Frequenze e canali di trasmissione
Una delle prime caratteristiche di cui dovreste tenere conto è sicuramente la frequenza utilizzata dall’elettrostimolatore. La frequenza non è altro che la frequenza della corrente elettrica che va a generare poi gli impulsi che verranno trasmessi ai muscoli. La frequenza è di solito una caratteristica che risulta già preimpostata nella maggior parte degli elettrostimolatore in commercio. Quindi non si tratta di un valore che potrete andare a modificare. Proprio per questo è importante scegliere un elettrostimolatore che abbia una buona frequenza di base.
Anche i canali di trasmissione sono una caratteristica importante. In commercio si cono elettrostimolatori a due o quattro canali. la differenza sta nel poter allenare contemporaneamente uno o più gruppi muscolari per volta. Gli elettrostimolatori a quattro canali vi permetteranno di gestire ben due gruppi muscolari per volta.
Intensità dell’impulso e forme d’onda
Un’ulteriore caratteristica tecnica è l’intensità dell’impulso elettrico emesso. L’intensità dell’impulso va a determinare il tipo di elettrostimolazione che riuscirete a svolgere. Le caratteristiche dell’intensità dell’impulso di cui dovreste tenere conto sono la frequenza dell’onda, la larghezza dell’onda e l’intensità.
Proprio per quanto riguarda la forma dell’onda, tenete conto che esistendo tre tipi di forme d’onda diversi: rettangolare, sinusoidale e triangolare. La forma dell’onda determina sia l’intensità dell’impulso che genererete e anche la qualità di elettrostimolazione. Ricordate sempre che la forma d’onda più diffusa e utilizzata è quella rettangolare perchè risulta più efficace ed è anche più sicura.
Elettrodi
Altra caratteristica essenziale sono gli elettrodi. Abbiamo già detto che si tratta di una componente essenziale di un elettrostimolatore; in effetti gli elettrodi sono i conduttori dell’impulso elettrico, è attraverso di essi che l’impulso arriva ai muscoli. Quindi è importante scegliere degli elettrodi che siano comodi da utilizzare, pratici e semplice da attaccare alla pelle.
Esistono vari tipi di elettrodi, ma possiamo dividerli in elettrodi autoadesivi o pregellati e elettrodi monouso o riutilizzabili. La differenza tra questi tipi di elettrodi è principalmente il modo in cui vengono applicati sulla pelle e la possibilità di riutilizzarli o meno.
Alimentazione
Passiamo adesso al tipo di alimentazione degli elettrostimolatori. Esistono principalmente due tipi di alimentazione: a rete e a batterie. L’alimentazione a rete prevede la presenza di una batteria interna abbastanza potente e solitamente ricaricabile. Invece l’alimentazione a batterie avviene attraverso l’utilizzo di una o più batterie che vanno inserite all’interno dell’elettrostimolatore.
Se avete intensione di utilizzare l’elettrostimolatore in modo frequente e con regolarità, allora un’alimentazione a rete sarebbe più conveniente e comoda per le vostre esigenze. Invece, se sapete già che utilizzerete l’elettrostimolatore solo di rado e non con particolare frequenza, potreste decidere di acquistare anche un elettrostimolatore dotato di alimentazione a batterie.
Programmi e funzioni
Passiamo ora ad un’altra caratteristica importantissima: i programmi e le funzioni del dispositivo di elettrostimolazione. E’ molto importante tenere conto dei programmi contenuti all’interno del dispositivo perchè poi quelli saranno i programmi che potrete utilizzare per le vostre terapie di elettrostimolazione. In questo caso molto dipende dal tipo di utilizzo che vorrete fare dell’elettrostimolatore e dagli obiettivi che vorrete raggiungere. In base a queste esigenze, vi servirà un elettrostimolatore che contenga i seguenti programmi:
- Programmi di allenamento (Resistenza, forza ecc.)
- Programmi di riabilitazione e fisioterapia
- Programma estetico (Terapie anti-rughe, rassodamento, ecc)
- Programmi per infortuni e lesioni.
Conclusioni
In questa breve guida abbiamo esaminato le principali caratteristiche tecniche che un buon elettrostimolatore dovrebbe avere per essere di buona qualità e sopratutto efficace. Le caratteristiche più importanti di cui dovreste tener conto sono: canali frequenze, intensità dell’impulso, forma d’onda, elettrodi, alimentazione e programmi disponibili. A questo punto siete in possesso di tutte le informazioni più utili e importanti per scegliere un buon elettrostimolatore, non vi resta che fare la vostra scelta!