- 1 Correnti interferenziali
- 2 Come funzionano?
- 3 Elettrostimolazione interferenziale
- 4 Benefici di queste terapie
- 5 Conclusioni
L’elettrostimolazione è formata da una serie di terapie che sfruttano delle correnti elettriche di diverso tipo che possono quindi adattarsi a diversi trattamenti. Le correnti sfruttate nei trattamenti di elettrostimolazione possono avere diverse caratteristiche; una delle caratteristiche fondamentali di queste correnti è la forma d’onda che possono assumere. La forma d’onda delle correnti di elettrostimolazione definisce il tipo di impulso e il tipo di stimolazione che si andrà ad effettuare. Esistono diversi tipi di forme d’onda, in particolare 3: forma d’onda quadra, triangolare e sinusoidale.
Tra le terapie di elettrostimolazione più comuni caratterizzate dalla forma d’onda sinusoidali ci sono le correnti interferenziali. Si tratta di un tipo di terapia molto particolare che sfrutta delle correnti e un’intensità che si adattano a diversi tipi di trattamenti e che sono perfetti anche per i pazienti più sensibili. Ma in cosa consistono le terapie di elettrostimolazione conosciute come correnti interferenziali? Come funzionano queste correnti? Per quali tipi di trattamenti sono più utili ed efficaci? Su cosa si basano queste correnti? E ancora, quali sono i benefici che potrete ottenere utilizzando questo tipo di terapia così particolare? Andiamo ad analizzare questi aspetti e scopriamo qualcosa in più su questo argomento.
Correnti interferenziali
Le correnti interferenziali sono delle correnti di elettrostimolazione bidirezionali e a bassa frequenza. L’azione di queste terapie avviene grazie all’incrocio di due correnti di media frequenza. Infatti vengono chiamate interferenziali proprio perchè la corrente viene generata nel punto in cui due correnti a media frequenza si incrociano. Si tratta quindi di un tipo di terapia piuttosto particolare in quanto va a sfruttare un’intensità diversa dalle solite sfruttate dalle normali terapie di elettrostimolazione.
Queste correnti fanno parte della categoria delle correnti sinusoidali; questo significa che si tratta di correnti di elettrostimolazione che prevedono una stimolazione a due direzioni, infatti la stimolazione avviene in entrambe le direzioni del nervo o del muscolo che viene trattato. Queste correnti sfruttano una grossa intensità di corrente, seppur a bassa frequenza. In questo modo vanno ad agire in modo più profondo sulle fibre muscolari e riescono quindi ad agire con estrema efficacia anche su diverse patologie. Un ulteriore vantaggio derivante dall’utilizzo di queste terapie è la possibilità di applicarle anche sui pazienti più sensibili; infatti sono praticamente indolori e non danno alcun tipo di fastidio.
Come funzionano?
Come funzionano le correnti interferenziali? Ebbene, il processo di queste terapie in realtà è piuttosto semplice, basta seguire delle piccole indicazioni. Innanzitutto bisogna prestare particolare attenzione alla posizione degli elettrodi; infatti gli elettrodi vanno posizionati in modo da far incrociare il campo d’azione delle linee di forza di due campi elettrici.
Inoltre, un altro punto importante è il tipo di frequenza da utilizzare. La frequenza infatti può essere variata in base all’obiettivo che si vuole raggiungere. Inoltre l’intensità della corrente va regolata anche in base alle sensazioni e alla reazione del paziente che si sottopone al trattamento di elettrostimolazione. Le sedute di terapia delle correnti interferenziali sono solitamente lunghe dai 20 ai 30 minuti in totale. Le sedute avvengono giornalmente per periodi che possono durare fino a 15 giorni.
Elettrostimolazione interferenziale
Quali sono le applicazioni dell’elettrostimolazione interferenziale? Ebbene, le applicazioni di questa terapia sono davvero varie. Di solito queste correnti vengono utilizzate nel trattamento delle seguenti patologie:
- Ipotrofia muscolare. In questo caso queste terapie vengono utilizzate principalmente per potenziare muscoli innervati e profondi.
- Artrosi profonde che possono riguardare l’anca, la rachide lombare o la cervicale.
- Tendinopatie profonde, come per esempio una tendinite dell’anca o della spalla.
- Osteoporosi.
Il trattamento di queste patologie attraverso le correnti interferenziali è molto utile in quanto può svolgere una doppia funzione: funzione eccitomotoria e funzione antalgica. Questo significa che le correnti interferenziali riescono sia a fare da terapie anti dolore, sia a far contrarre dei muscoli profondamente innervati e a ridurne il gonfiore.
Benefici di queste terapie
Quali sono i benefici essenziali di queste terapie di elettrostimolazione? Per prima cosa, le correnti interferenziali svolgono un’azione molto profonda sui muscoli e sulle fibre muscolari. Infatti grazie alle medie frequenza sfruttate da queste correnti, si riescono a raggiungere anche muscoli profondamente innervati. Inoltre queste terapie svolgono un’ottima funzione antalgica. Queste terapie aiutano a ridurre notevolmente il dolore dovuto a determinate patologie.
Inoltre si tratta di terapie totalmente indolori. Sono adatte anche ai pazienti più sensibili, infatti queste correnti non comportano rischi, ma piuttosto sono adatte anche ai pazienti più sensibili. L’unica controindicazione di queste terapie è che i portatori di pacemaker, gli epilettici, i cardiopatici e le donne in gravidanza nonne possono fare uso delle correnti interferenziali.
Conclusioni
Le correnti interferenziali sono delle correnti di elettrostimolazione di forma sinusoidali che sfruttano delle correnti a bassa frequenza ma molto intense. Queste terapie sono adatte al trattamento di varie patologie e svolgono una doppia funzione. Oltre ad agire in profondità sulle fibre muscolare, riescono a combattere il dolore in modo da eliminarlo completamente.